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Chimica, Biologia e Uomo – Come influenzano la fertilità del terreno?

In questo articolo parliamo di fertilità del terreno e vogliamo analizzarla in senso più ampio e più approfondito rispetto a come viene comunemente considerata.

 Ti sei mai chiesto quali sono i parametri per misurare la fertilità del tuo terreno?

Parlando di fertilità del terreno, solitamente la domanda su cui si basano gli esperti è: “Il tuo terreno ha abbastanza sostanza organica?”.Se anche tu hai avuto necessità di valutare la fertilità del tuo terreno, sicuramente hai fatto analizzare la quantità di sostanza organica presente.

In base all’esito di questo tipo di analisi, poi, le strade possono essere due: o la fertilità del tuo terreno va bene perché c’è abbastanza sostanza organica, oppure il tuo terreno non è fertile perché manca di sostanza organica. In questo secondo caso quello che gli esperti normalmente consigliano è semplicemente di concimare il terreno, hanno dato questo consiglio anche a te? 

Con molta probabilità si…

Ma oggi vogliamo dirti che questa risposta è veramente superficiale, poco approfondita, semplicistica e non tiene conto della valutazione di molti parametri che sono, invece, essenziali per capire come procedere per aumentare e mantenere nel tempo la fertilità del terreno.

Andiamo, quindi, un po’ più a fondo rispetto a questa soluzione così semplicistica e superficiale e capiamo cosa significa veramente “fertilità del terreno”.

Segui molto attentamente la definizione che stiamo per darti…

La fertilità del terreno viene definita come “capacità naturale e sostenibile del terreno di produrre piante”.

Questo significa che in un sistema naturale in equilibrio la fertilità del terreno è già molto alta, perché il terreno è in grado di dare da solo tutto il nutrimento necessario alle piante senza alcun tipo di apporto esterno. E questo è veramente un concetto fondamentale per capire che un terreno “trattato” nel modo giusto, raramente avrà bisogno di una concimazione esterna.

Purtroppo, però, c’è da dire che oggi nella maggior parte dei terreni non è più così. I nostri terreni non hanno questo sistema di equilibrio, non hanno un ecosistema funzionante, sono terreni erosi, terreni privi di fertilità. 

Quante volte ti è capitato di guardarti intorno e vedere terreni spogli, privi di vegetazione, completamente aridi e pieni di solchi? Terreni del genere sono, anche all’occhio più inesperto, privi di vita….in casi del genere la fertilità del terreno è davvero compromessa.

Questo accade principalmente per 2 motivi:

grande disinformazione che c’è in giro su questo argomento

lavorazioni inadeguate portate avanti per anni e anni

Quindi il nostro compito da agricoltori oggi, è quello di ridare fertilità ai nostri terreni, aiutandoli a ritrovare quello stato di equilibrio naturale che gli permette di autorigenerarsi e di trarre tutto il nutrimento di cui hanno bisogno direttamente da se stesso e da tutti gli elementi che fanno parte di questo ecosistema.

Per aiutare il terreno a ritrovare la sua fertilità, è doveroso da parte nostra conoscere quali sono tutti gli elementi che lo compongono e come dobbiamo comportarci per portarlo in equilibrio.

Sei d’accordo?

Per farti capire meglio quali sono le caratteristiche da conoscere per salvaguardare la fertilità del terreno, abbiamo deciso di suddividerle in 3 Aree.

#1 – La Chimica

La prima Area da approfondire per capire come mantenere la fertilità del terreno è quella CHIMICA, che puoi immaginare come l’insieme di tutte le molecole chimiche che vengono prodotte dalle piante e che vengono rilasciate dal terreno, come, per esempio, i metaboliti che hanno anche la funzione di nutrire le piante stesse.

Diciamo che nella maggior parte dei casi è molto difficile che un agricoltore si metta a studiare la composizione chimica del proprio terreno prima di fare qualsiasi tipo di lavorazione, ma adesso ti faremo vedere perché è invece necessaria per preservare la fertilità del terreno.

Il Ph
Componente essenziale da non sottovalutare e da conoscere per salvaguardare la fertilità del terreno, è il Ph. Conoscere il Ph del proprio terreno è estremamente importante per capire quali sono le giuste lavorazioni da fare. 

Lavorare il terreno in modo sbagliato, infatti, è ciò che in modo più frequente causa la perdita di fertilità del terreno. Per esempio, non è detto che concimare un terreno perché privo di sostanza organica sia la scelta giusta e migliore da prendere. Dobbiamo sempre fare riferimento, per primo, al ph per capire se è effettivamente il caso di utilizzare un concime oppure no, e qual è il migliore per quel determinato caso specifico. Concimare un terreno scegliendo il concime sbagliato non ristabilirà la fertilità del terreno, al contrario, potrà a sua volta creare molti danni.

La struttura del terreno

Parlando sempre dell’Area CHIMICA, altra componente ignorata da molti, quando si parla di fertilità del terreno, è la componente strutturale che rappresenta la vera e propria stratificazione del terreno. È assolutamente importante preservarla ad ogni costo, ma troppo spesso a causa di lavorazioni sbagliate, la struttura del terreno viene completamente distrutta. Da questo puoi facilmente capire che un terreno che non ha più la sua struttura naturale, non ha più il suo equilibrio e diventa un terreno privo di fertilità. Non solo. 

Altra cosa da tenere in considerazione è che all’interno della parte strutturale dobbiamo considerare anche le percentuali di sabbia, limo, argilla che ha il nostro terreno. Conoscere le percentuali esatte di sabbia, limo, argilla di cui è composto il nostro terreno è indispensabile per andare a fare le giuste lavorazioni e mantenere alta la fertilità del terreno.

Le giuste lavorazioni

Arrivati a questo punto hai sicuramente capito che, senza le giuste informazioni, è veramente difficile capire quali sono le lavorazioni corrette da fare per mantenere la fertilità del terreno. E lavorare il terreno in modo sbagliato può veramente comprometterne la fertilità per sempre.

Ma le cose cominciano davvero a farsi complicate. Infatti esiste anche un altro grandissimo rischio. Pur sapendo quali sono le giuste lavorazioni da fare per salvaguardare la fertilità del tuo terreno, potresti non sapere che ogni lavorazione va fatta solo al momento giusto. Questo perché una lavorazione corretta fatta nel momento sbagliato potrebbe compromettere ugualmente la fertilità del terreno.

Se hai già fatto tutti le valutazioni del caso e sai come devi lavorare per salvaguardare la fertilità del tuo terreno, adesso imparerai che il terreno deve essere preferibilmente lavorato quando si trova in uno stato di tempra, quindi quando l’umidità del terreno è in condizioni adeguate.

Questo significa che sarebbe veramente dannoso per la fertilità del terreno, se entrassimo nel campo con un trattore per lavorarlo quando è ancora troppo umido, quindi troppo bagnato. Sarebbe ugualmente dannoso se lo facessimo quando è troppo secco, perché magari non piove da troppo tempo.

Per mantenere la fertilità del terreno, dobbiamo trovare lo stato di equilibrio e compire le corrette lavorazione quando il terreno si trova in tempra, quando cioè non è né troppo umido, né troppo secco. È veramente importante rispettare questo principio perché se lavoriamo il terreno quando è troppo umido o quando è troppo secco rischiamo di distruggere tutta la sua struttura. E adesso hai capito che questo comporterebbe un grave rischio per la fertilità del terreno.

#2 – La Biologia

Un’altra parte fondamentale che serve a capire come è possibile preservare e mantenere la fertilità del terreno, è la BIOLOGIA che rappresenta tutta la parte di vita del terreno. Il terreno è costituito da tantissima vita, prime fra tutte le piante che con le loro radici vanno a lavorare il terreno al posto nostro.

Piante con apparato radicale diverso

Per salvaguardare la biodiversità e, quindi, la fertilità del terreno, la cosa migliore che puoi fare è, quindi, avere tante piante diverse all’interno del tuo campo perché ogni pianta ha un apparato radicale diverso e caratteristico per la sua specie che aiuta il terreno nei vari strati. Ci saranno le radici che vanno a toccare gli strati più profondi del terreno, quelle che rimangono più in superficie e così via.

Microrganismi

A garantire la fertilità del terreno, però, non c’è solo la vita delle piante ma anche la vita animale. Infatti abbiamo i microrganismi, i batteri, i funghi che giocano un ruolo veramente importante per la fertilità del terreno. Senza microrganismi, infatti, anche se il terreno risulta avere sostanza organica, la sostanza organica non è resa disponibile per le piante e quindi non sarà utile a garantire la fertilità del terreno. Questo perché l’azione e il lavoro dei microrganismi è essenziale nel processo che rende la sostanza organica disponibile per soddisfare il fabbisogno delle piante.

I microrganismi, inoltre, vanno a degradare le sostanze di scarto e le rendono disponibili poi sotto forma di sostanza organica. Altro motivo in più per cui è veramente indispensabile che questi ci siano per rendere fertile il terreno.

Gli animaletti

Un’altra componente importante per garantire la fertilità del terreno sono gli animaletti come i lombrichi, le larve, le amebe, gli acari del terreno perché intanto formano l’humus e poi perché, muovendosi, creano dei canali all’interno del terreno che sono indispensabili per arieggiarlo e per dare più spazio alle radici per arrivare in profondità.

#3 – L’uomo

L’ultima parte da prendere in considerazione ed analizzare all’interno di un ecosistema, indispensabile per mantenere alta la fertilità del terreno, è l’UOMO. All’interno di un ecosistema funzionante deve esserci anche l’uomo che fa la sua parte aiutando tutti gli altri elementi a connettersi in modo adeguato tra di loro.

Un esempio per farti comprendere bene quanto è importante che l’uomo salvaguardi la fertilità del terreno, rispettandolo e lavorandolo nella maniera corretta, è la qualità del prodotto.

Un terreno fertile, sano, ricco di biodiversità sarà in grado di dare un prodotto genuino che avrà delle caratteristiche molto più sviluppate degli altri e che, di conseguenza, aiuterà le persone ad assumere tutti i nutrienti di cui il corpo umano ha bisogno per vivere sano, senza bisogno di introdurre sostanze estranee.

Ma se non abbiamo un terreno fertile e in salute, purtroppo non otterremo mai un prodotto veramente di qualità e veramente eccellente.

Quindi, sei un agricoltore o aspiri a diventarlo?

Qual è il segreto per ottenere prodotti di qualità eccellente da poter valorizzare al meglio sul mercato, nel pieno rispetto della natura e dell’ecosistema?

La prima cosa che devi fare è mettere il focus sul terreno e portarlo in equilibrio, capendo che la fertilità del tuo terreno è indispensabile per ottenere un prodotto di qualità.

Per riportare in equilibrio il tuo terreno devi essere Consapevole che la Natura è già perfettamente funzionante da sola, tuo compito essenziale sarà quello di conoscere le 3 Aree per aiutare il terreno ad avere una maggiore fertilità e dare vita ad un ecosistema perfettamente funzionante.

Sai che l’uomo con le sue lavorazioni sbagliate sta distruggendo il terreno da oltre 50 anni?

Questo perché non è stato mai preso abbastanza in considerazione e sul serio lo studio delle 3 Aree di cui abbiamo parlato in questo articolo!

Quindi…vuoi sapere perché lo studio della chimica, biologia e apporto umano ti permetteranno di avere un prodotto d’eccellenza da vendere ad un prezzo più alto rispetto alla concorrenza, di rispettare la Natura e non essere come gli agricoltori che stanno distruggendo il terreno da oltre 50 anni?

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