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Guida alla coltivazione di funghi: come si coltivano, costi e guadagni

Coltivare funghi sembra un’impresa complicata, qualcosa di riservato agli esperti con laboratori sterilizzati e attrezzature costose. Ma è davvero così?

No.

Puoi avviare una coltivazione di funghi con poco spazio e un investimento contenuto, senza dover trasformare il tuo garage in una serra futuristica.

Se sei qui, probabilmente vuoi sapere quanto costa iniziare, quali strumenti servono e quanto puoi guadagnare con questa attività. 

In questa guida troverai esattamente le risposte che cerchi.

Vedremo nel dettaglio:

  • Come funzionano i funghi e il loro ciclo di vita
  • Quali sono i costi reali per avviare una coltivazione
  • Dove e come coltivarli per ottenere il massimo risultato
  • Quanto puoi guadagnare e come scalare l’attività


Pronto? Iniziamo.

Cosa sono i funghi

Permettici di fare prima una piccola digressione sulla biologia dei funghi. 

Se prima non sai esattamente cosa stai coltivando, come puoi pensare di farlo bene? 

E credimi, molti credono di sapere cosa sia un fungo, ma si sbagliano.

Quello che tu chiami comunemente “fungo” e che trovi nel tuo piatto è in realtà solo una parte, il corpo fruttifero. 

La vera essenza del fungo, il suo cuore pulsante, è qualcosa che difficilmente vediamo: il micelio. 

Questo intreccio di filamenti si sviluppa nel sottosuolo o in vari substrati come terra, compost, legno, foglie, e consuma i nutrienti che trova lungo il suo cammino. 

Attenzione perché non tutti i funghi sono uguali. 

Esistono tre categorie principali:

  • I funghi parassiti, che vivono a spese di altri organismi. 
  • I micorrizici, che formano una simbiosi con le radici delle piante
  • I saprofiti, che sono quelli che tu coltiverai. Questi ultimi si nutrono di materiale vegetale morto, come segatura, trucioli, paglia e foglie.


Ci sono milioni di specie di funghi nel mondo, ma solo una ventina di queste sono considerate edibili.

Ora che conosci meglio il protagonista del nostro viaggio, possiamo proseguire con la spiegazione sulle fasi di produzione di un fungo. 

E ora capirai perché è importante conoscerle.

Fasi di produzione dei funghi

Prima di immergerci nella pratica della coltivazione, è importante capire i cicli di produzione dei funghi. Sono cinque fasi fondamentali, e conoscerle ti permetterà di seguire il processo con consapevolezza e ottenere i migliori risultati. Vediamole.

1. Propagazione del micelio

Tutto inizia in laboratorio, in un ambiente sterile. Qui le spore dei funghi vengono inserite in una soluzione liquida nutritiva, il substrato, che fornisce loro tutto ciò di cui hanno bisogno per cominciare a formare il micelio. È come la fase di germinazione per le piante, ma per i funghi, tutto avviene a livello microscopico.

Tranquillo non devi farla tu.

2. Produzione dello spawn

Lo spawn è un termine tecnico che potrebbe non suonarti familiare, ma va conosciuto. 

Immagina il micelio come una rete vivente che deve espandersi. Per farlo, ha bisogno di “trasportatori”.

Questi transfer sono i chicchi di cereali (come orzo, avena, frumento o riso) sterilizzati, contenuti in sacchetti.

Il micelio colonizza questi cereali e si espande, creando una riserva pronta per la fase successiva: lo spawn.

Questa è la base di tutto, ciò che permette al micelio di espandersi nel substrato che userai per la coltivazione.

3. Incubazione e crescita del micelio

Ora il micelio ha bisogno di spazio per crescere. Viene trasferito in contenitori come sacchi e, grazie ai nutrienti del substrato, continua la sua espansione.

4. Inoculazione

Questa è la fase che un coltivatore di funghi conosce meglio, e spesso è da qui che parte il lavoro. In base al tipo di fungo che vuoi coltivare, dovrai scegliere il substrato giusto (può essere paglia, legno, compost). 

Assicurarti che le condizioni ambientali siano perfette per l’espansione e la futura fruttificazione del fungo. Vedremo tutto questo tra un attimo. 

5. Fruttificazione

È il momento clou. Una volta che il micelio ha invaso tutto il substrato, e le condizioni ambientali sono favorevoli, i funghi iniziano a fruttificare.

Questo è il momento in cui vedrai finalmente il corpo fruttifero, quello che comunemente chiamiamo fungo. Ed è anche qui che si raccoglie il frutto di tutto il lavoro fatto finora.

Adesso che hai una visione chiara di queste fasi, possiamo passare alla parte pratica. 

Come coltivare funghi in casa in modo sicuro e semplice.

Coltivare funghi in casa: cosa ti serve

Facciamo una piccola premessa. Molti metodi che trovi in giro ti fanno credere che per coltivare funghi indoor servano grandi serre e strumenti ultra avanzati. 

Ventilatori, umidificatori, luci LED di ultima generazione, da migliaia di euro.

Beh, sappi che non è necessario. Ovviamente la spesa è proporzionale ai tuoi bisogni, ma noi non ti consigliamo di partire subito in grande. Neppure se vuoi coltivare funghi per farne un business.

Devi iniziare con semplicità. Da lì, man mano che acquisisci esperienza, potrai far crescere il tuo progetto.

Puoi coltivare funghi anche in 10 metri quadrati, al chiuso, in casa, in un garage o in una piccola serra. 

E con qualche centinaia di euro, puoi iniziare e fare i primi passi senza spendere 20-30 mila euro come molti dicono.

Ora possiamo iniziare.

Per coltivare funghi in casa, ci sono alcuni elementi chiave di cui avrai bisogno. 

1. Substrato nutritivo adatto

Il substrato è la base da cui i tuoi funghi trarranno il nutrimento. La scelta del substrato dipende dal tipo di fungo che vuoi coltivare. 

Puoi usare compost, fondi di caffè, tronchi, truciolato, paglia, e altri materiali organici. 

Ogni tipo di fungo ha preferenze diverse, quindi è importante capire quale substrato è più adatto alla specie che hai scelto.

2. Acqua

Il 90% del fungo è fatto di acqua, quindi capisci quanto sia importante mantenere l’umidità giusta. Non avrai bisogno di un complicato sistema di irrigazione, perché i funghi prendono l’acqua direttamente dal substrato.

Basta che lo pre-idrati prima di iniziare. Inoltre, l’ambiente dovrà avere un livello di umidità elevato, intorno al 90%, per sostenere una crescita sana. 

Nella fase di fruttificazione gli umidificatori ti aiuteranno a mantenere costante questo livello senza dover bagnare continuamente il substrato. Eviteranno anche che i funghi si secchino troppo presto o che il substrato perda la sua capacità di supportare la crescita.

3. Aria

La quantità di aria che circola cambia a seconda delle fasi di crescita. Durante l’incubazione, il micelio ha bisogno di pochissimo ossigeno. 

Quando però è il momento di far fruttificare il fungo, l’aumento di ossigeno nell’ambiente stimola la formazione del corpo fruttifero. 

Un ventilatore ti darà ricircolo d’aria per prevenire il ristagno di umidità e l’insorgenza di muffe o funghi dannosi.

4. Temperatura

La maggior parte dei funghi sono mesofili, il che significa che crescono bene a temperature ambientali normali, intorno ai 20°C. 

Durante la fase di inoculazione, è importante mantenere una temperatura costante tra i 18 e i 24°C, a seconda della tipologia di fungo che stai coltivando. 

La fruttificazione, invece, viene stimolata da un leggero abbassamento della temperatura, che in natura avviene spesso dopo una pioggia.

5. Luce

Nella fase di inoculazione, i funghi non hanno bisogno di luce. Tuttavia, quando arrivano alla fase di fruttificazione, un po’ di luce è essenziale per farli crescere bene. 

Non deve essere luce diretta del sole, ma una buona illuminazione è necessaria per stimolare il loro sviluppo. Ecco perché ti serviranno delle luci LED.

I 3 luoghi di coltivazione di funghi

Per coltivare funghi indoor, avrai bisogno di tre ambienti distinti, ciascuno dedicato a una fase specifica della coltivazione. 

1. Ambiente per la fase di sterilizzazione del substrato

Qui attenzione, perché c’è tutta l’essenza del nostro metodo.

In questa fase, il substrato deve essere sterilizzato per eliminare eventuali contaminanti come batteri o spore di muffe che potrebbero competere con il micelio.

Cosa che nessuno insegna ed è il motivo per cui altri metodi sono ineffcaci e persino pericolosi.

Il metodo più semplice consiste nel trattare il substrato con calce idrata.

In pratica, si aggiunge calce al substrato (come paglia o trucioli) e lo si inserisce in sacchi di plastica.

La calce serve a rendere l’ambiente alcalino, eliminando la maggior parte dei microorganismi nocivi. Questo step è essenziale per preparare il terreno per l’incubazione.

2. Ambiente per la fase di incubazione del micelio

Dopo la sterilizzazione, i sacchi vengono trasferiti in un ambiente adatto per l’incubazione del micelio.

Durante questa fase, il micelio (il vero corpo del fungo) colonizza il substrato, estendendosi e preparandosi alla fruttificazione.

Qui, è importante mantenere condizioni controllate. La temperatura deve essere costante, intorno ai 20-24°C, e il livello di ossigeno deve essere basso.

Non è necessario alcun tipo di illuminazione durante questa fase. L’incubazione può durare diverse settimane, a seconda del tipo di fungo.

3. Ambiente per la fruttificazione: la serra vera e propria

Una volta che il micelio ha completamente colonizzato il substrato, è il momento di trasferirlo nell’ambiente di fruttificazione, che sarà la tua serra.

Qui, i funghi hanno bisogno di aria fresca, umidità elevata (circa il 90%), una temperatura leggermente inferiore (intorno ai 18°C) e una luce diffusa (ma non diretta) per stimolare la formazione dei corpi fruttiferi.

È in questa fase che i funghi iniziano a crescere visibilmente, pronti per essere raccolti.

Adesso che sai come si coltivano. All’incirca. Passiamo alla parte forse più intrigante: quella dei costi e dei guadagni. 

Quanto costa avviare una coltivazione di funghi?

Ovviamente la risposta è dipende. 

Se scegli di avviare una serra da 20 mq con sistemi di ventilazione e umidificazione ipertech, avrà un costo. Se parti con 5 mq e una serretta da 30€, l’investimento sarà un altro. 

Quindi vediamo entrambe le possibilità. 

Coltivare funghi indoor per fare 400€ al mese

Non devi pensare in grande fin da subito. Puoi cominciare da un piccolo spazio, magari una serretta in casa che occupa meno di 1 metro quadrato.

Un approccio perfetto se vuoi partire piano, fare le cose con calma e intelligenza, valutare tutti i pro e i contro prima di espandere. 

Non c’è bisogno di mettersi sotto pressione con grandi spese iniziali. 

Il necessario per avviare una piccola coltivazione in casa è molto semplice, e non richiede grandi spese. Ecco cosa ti serve:

  • Serra piccola: puoi trovarne facilmente a partire da 30€. È sufficiente per iniziare e per avere un controllo base sul microclima.
  • Sacchi di substrato: questi sono il cuore della coltivazione. Ogni sacco costa circa 1€ e, con 20 sacchi, sei già in grado di avviare una produzione che può farti capire le dinamiche del processo.
  • Spawn (micelio): Questo è il materiale che permette la crescita dei funghi. Con circa 20€ puoi acquistare spawn a sufficienza per le tue prime coltivazioni.
  • Umidificatore base: Uno strumento utile per mantenere l’umidità giusta all’interno della serretta. Un modello semplice può costarti circa 20-30€.
  • Lampade a LED: per aiutarti a simulare il ciclo diurno. Costano circa 20-25€ l’una.
  • Termometro e igrometro: Sono fondamentali per tenere sotto controllo la temperatura e l’umidità all’interno della serretta. Puoi trovarli per circa 15-20€.
  • Ventilazione: Basta una piccola ventola dal costo di 20€.
  • Piccoli costi come acqua, calce (per la sterilizzazione)


Facendo una stima generale, con 400€ circa sei pronto a partire

Coltivare funghi in 10 mq per una prima entrata

Se invece il tuo obiettivo è entrare in modo più strutturato nel mondo della coltivazione dei funghi, una serra più grande (da 10 a 20 metri quadrati) può offrirti maggiori opportunità. Certo, l’investimento iniziale è più consistente, ma i guadagni potenziali sono decisamente interessanti.

Vediamo gli strumenti.

  • Serra da 10-20 mq: ti costa circa 400-500€, ma fornirà lo spazio necessario per una produzione più ampia.
  • Impianto di ventilazione e umidificazione: Per garantire un microclima stabile, hai bisogno di un impianto di ventilazione (150€) e di un umidificatore professionale (circa 300€).
  • Illuminazione a LED: È necessario investire in lampade a LED per garantire un ciclo di luce regolare. Il costo per 2-4 lampade è intorno ai 50-100€.
  • Sacchi di substrato e spawn: Il numero di sacchi cresce con lo spazio a disposizione. Con circa 100-150€ puoi acquistare substrato e spawn a sufficienza per una serra di queste dimensioni.
  • Altri materiali: Tra attrezzature per la sterilizzazione e altri piccoli accessori, considera un extra di circa 100-200€.


In totale, l’investimento iniziale per una serra di 10-20 mq si aggira intorno a 1.500€ – 1.900€.

Con questo investimento sei pronto a coltivare una quantità di funghi tale da generare un guadagno mensile, netto, di oltre 1.000€. Guadagni destinati a crescere man mano che crei la tua rete di clienti.

Dopo aver coperto i costi di produzione, il tuo margine netto può arrivare al 78%. 

Un risultato decisamente interessante per chi vuole fare sul serio in questo settore, senza investimenti di tempo e soldi folli.

Rendita Agricola è la prima realtà a proporre un metodo innovativo che ti permette di coltivare funghi e guadagnare, senza dover fare enormi investimenti o cambiare radicalmente la tua vita.

La bellezza di questo approccio sta proprio nella scalabilità. Non devi partire subito in grande, non devi correre rischi eccessivi, e soprattutto, non devi sacrificare tutto per provare.

Ti diamo gli strumenti per avviare una piccola produzione di funghi, che può crescere con te.

Parti con pochi metri quadrati, giusto lo spazio che serve per fare pratica, capire il processo, e nel frattempo, guadagnare già.

Non stiamo parlando di un hobby senza sbocchi, ma di un vero investimento a lungo termine. Puoi fare esperienza, migliorare ogni singolo passaggio, e quando sei pronto, scalare.

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